Paesaggi negati

Questa foto non rappresenta quello che comunemente potrebbe definirsi come paesaggio ma, in qualche modo, ha a che fare col paesaggio.
E' stata scattata a Castro Marina, in provincia di Lecce , l'estate del 2018 e rappresenta bagnanti intenti a prendre il sole sul molo del porto dei pescatori nella pausa tra un tuffo e l'altro.
E allora? Il paesaggio?
In questa fotografia vi è un paesaggio negato, il paesaggio salentino che conosco bene essendoci nato ma che tutte le volte che ho l'occasione di ritornare non riesco a trasportare su fotografia. 
il motivo di questa difficoltà è esattamente una delle cose che più detesto della mia terra d'origine, il turismo di massa e il mito del mare, e che tuttavia, a ogni ritorno mi cattura portandomi sul territorio dell'ovvio e restituendomi l'immagine del falso mito capitalistico del turismo di massa. 

Questo nodo/contraddizione esprime la potenza condizionante, oppressiva del capitalismo di cui il turismo di massa è un'espressione e la difficoltà, pur avendo preso coscienza, di riscattarsi da tale condizionamento.



Il mare non si vede, in questa immagine, si intuisce: l'idea di escludere il mare, quello vero, sostituendolo con un mare rappresentato sotto forma di murales sul fianco del molo mi ha inconsapevolmente indotto a un rimando ghirriano, a una meta-rappresentazione, un'immagine nell'immgine al punto che i bagnanti sembrano in attesa di tuffarsi proprio nel meta-mare. 

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